La creazione di un sapere comune passa attraverso il dialogo, la cooperazione e la condivisione. Questi principi, radicati nella parola latina commùnis, rappresentano la vera essenza della “comunione”: l’incontro tra individui diversi che uniscono le proprie conoscenze per costruire insieme. In un mondo sempre più frammentato, il soliloquio – ovvero il pensiero solitario e isolato – deve scomparire, poiché ostacola la creazione di una comunità di intenti, necessaria per un apprendimento ricco e inclusivo.
Un esempio significativo di costruzione di sapere condiviso è la nascita della Costituzione Italiana, che nel 1947 unì diverse personalità politiche e intellettuali per dar vita a un documento che celebra la diversità e promuove l’uguaglianza.
La sua visione di una società che rimuove le barriere economiche e sociali è un modello per la scuola di oggi, che dovrebbe lavorare per creare uno spazio dove saperi umanistici, scientifici e artistici si fondono in un unico percorso comune.
Un esempio concreto di questo approccio è il la Staffetta di Scrittura Creativa per la Cittadinanza e la Legalità della Bimed di Salerno, che coinvolge scuole in Italia e all’estero. In questo progetto, uno scrittore fornisce un incipit a una classe, che scrive il primo capitolo di una storia. Successivamente, il capitolo viene inviato a un’altra classe, che prosegue la narrazione, e così via, fino alla conclusione del racconto. Il processo coinvolge centinaia di classi e stimola la creatività e la condivisione di saperi tra studenti di diverse età e background culturali.
Attraverso la Staffetta di Scrittura, non solo si crea una storia collettiva, ma si sviluppano anche competenze narrativo-creative, dimostrando che la vera conoscenza nasce dal lavoro comune, dalla fusione di idee e aspettative diverse. La scuola diventa così un luogo di creazione e di crescita condivisa.