Staffetta di Scrittura: antitesi della scuola delle suddivisioni

Staffetta di Scrittura: antitesi della scuola delle suddivisioni

La Staffetta di Scrittura per la Cittadinanza e la Legalità di Bimed opera affinché, solo attraverso il dialogo, l’interscambio e la costruzione collettiva delle conoscenze, si possa recuperare il senso di una scuola che unisca, anziché dividere.

Oggi la scuola presenta sempre più difficoltà nel promuovere un’autentica condivisione di saperi e valori. In un contesto dove le discipline sono frammentate e scomposte in obiettivi e indicatori che non si parlano tra loro, si perde il senso di un approccio unitario e globale all’apprendimento. Le programmazioni, spesso piene di dettagli tecnici come traguardi e competenze, finiscono per indebolire la spontaneità e l’emotività che dovrebbero essere alla base di un insegnamento davvero umano e condiviso. La scuola diventa così un insieme di parti isolate che non favoriscono la costruzione di relazioni affettivo-cognitive tra insegnanti e studenti, essenziali per l’apprendimento.

Inoltre, la rigidità delle singole discipline, concentrate sulla quantità piuttosto che sulla qualità, impedisce di creare sinergie tra le diverse aree del sapere. Questo approccio spezza la possibilità di un dialogo fertile tra le menti degli studenti, che sono chiamati a confrontarsi con visioni frammentate e troppo rigide. Una vera scuola del sapere comune nasce solo dal confronto e dalla fusione delle diverse interpretazioni, dove la pluralità delle idee può arricchire la conoscenza condivisa.

La vera condivisione non si misura attraverso gerarchie o competenze individuali, ma nasce da un dialogo aperto, dove ogni voce può essere ascoltata per arricchire il sapere comune. Un onere gravoso per il corpo docente che opera diligentemente verso questa direzione, contrastando una scuola che a volte rischia di essere dominata da monologhi, in cui la comunicazione è unidirezionale e priva di spazio per l’ascolto reciproco.

E per questo, il nostro immenso plauso e grande grazie va a coloro che mettono cuore, anima e moralità, oltre alla loro professionalità, in quanto “guide di vita”. È in questo che riponiamo la fiducia del futuro per una società migliore.

Solo attraverso il dialogo, l’interscambio e la costruzione collettiva delle conoscenze, si potrà recuperare il senso di una scuola che unisca e non divida.

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