All’Istituto Comprensivo Barra Mari di Salerno si è appena concluso un percorso formativo che ha tracciato nuove rotte per la scuola del domani. Grazie alla visione e all’impegno della dirigente scolastica prof.ssa Maria Ida Chiumento, le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado dei plessi Tafuri e Barra hanno vissuto un’esperienza educativa all’avanguardia: il progetto “Intelligenza artificiale a scuola”, realizzato in collaborazione con Bimed.
Il percorso ha avvicinato gli studenti e le studentesse al mondo dell’intelligenza artificiale (IA) in modo sicuro, stimolante e guidato. Con il supporto di formatori e tutor, i partecipanti hanno potuto esplorare strumenti digitali e metodologie didattiche innovative. Hanno imparando a trasformare la tecnologia in un prezioso alleato per lo studio quotidiano. Le loro idee, domande e curiosità si sono trasformate in prompt da utilizzare con l’IA, dando vita a mappe concettuali, quiz, spiegazioni e materiali di supporto.
Il progetto ha avuto una forte valenza educativa. Ogni attività è stata attentamente mediata dai formatori, con l’assistenza dei tutor e la supervisione costante dei docenti. Questo ha garantito un ambiente di apprendimento protetto e rispettoso, in linea con l’età e i bisogni degli studenti e le studentesse. La tecnologia, in questo contesto, è stata vissuta non come fine a sé stessa, ma come strumento di crescita e consapevolezza.
Etica e intelligenza artificiale
Uno degli aspetti più significativi è stato l’approfondimento critico del rapporto tra etica e intelligenza artificiale. I giovani hanno affrontato questioni fondamentali come l’affidabilità delle fonti online, la tutela della privacy, il rispetto del copyright e il valore irrinunciabile del pensiero umano. Un lavoro importante per coltivare nei giovani una solida coscienza digitale.
Ampio spazio è stato riservato anche alla creatività. Con la guida esperta di Bimed, gli alunni e le alunne si sono cimentati nella creazione di storie, personaggi e narrazioni che hanno preso vita sotto forma di testi, dialoghi, fumetti e video.
Interviste impossibili
Tra le attività più coinvolgenti, le “interviste impossibili” hanno lasciato un segno speciale. Gli incontri immaginari con personaggi storici, mitologici e letterari – da Dante a Penelope, fino a Robespierre – resi possibili dall’uso dell’IA e dalla fantasia degli studenti e delle studentesse. Un modo originale per trasformare la storia in racconto, la letteratura in dialogo, la mitologia in avventura.
«Parlare di intelligenza artificiale con i nostri ragazzi – ha dichiarato la dirigente Chiumento – ha significato dare loro strumenti per affrontare il domani con consapevolezza e responsabilità. Questo progetto ha dimostrato quanto sia importante un’educazione che sappia coniugare tecnologia, pensiero critico e rispetto per la persona».
Un’esperienza che ha lasciato un segno profondo, dimostrando come l’intelligenza artificiale – se inserita in un contesto educativo attento e ben strutturato – possa diventare un motore di rinnovamento, curiosità e crescita. Un ponte concreto verso il futuro.