Le Parole che Non Voglio: l’Attività Experience che Cambia il Linguaggio e il Mondo

Le Parole che Non Voglio: l’Attività Experience che Cambia il Linguaggio e il Mondo

Con l’arrivo del nuovo anno, arriva anche una nuova, entusiasmante opportunità per gli studenti di vivere un’esperienza che unisce, ispira e fa riflettere. Pronti a entrare in azione? “Le parole che non voglio” è l’Attività Experience di gennaio, che sfida il linguaggio a diventare uno strumento di costruzione positiva.

Cos’è “Le parole che non voglio”?

Immagina di avere il potere di cambiare il mondo una parola alla volta. Questo è l’obiettivo di questa iniziativa coinvolgente, pensata per sensibilizzare gli studenti sull’impatto delle parole. L’attività offre un’opportunità unica di riflettere sul linguaggio che usiamo ogni giorno, aiutandoci a riconoscere espressioni negative o discriminatorie e a sostituirle con alternative più rispettose, inclusive e, soprattutto, potenti.

Perché partecipare?

  1. Promuovere il rispetto e l’inclusione: Un linguaggio che costruisce ponti è il primo passo per creare una comunità scolastica più unita e accogliente.
  2. Sviluppare consapevolezza linguistica: È il momento di mettere in discussione le parole che usiamo, per capire come possano influenzare pensieri, emozioni e azioni.
  3. Creare un manifesto collettivo: Unisciti a tanti altri studenti per contribuire a un progetto che celebrerà la potenza delle parole positive, con un manifesto da diffondere in tutte le scuole!

La Missione: Scoprire, Eliminate, Creare

Caccia alle parole tossiche: Ogni classe avrà l’opportunità di esplorare le parole che fanno male. Dalle offese agli stereotipi, si farà una lista delle “parole tossiche” da eliminare dal vocabolario collettivo. Ma non finisce qui! Ognuna di queste parole ha una storia e il potere di scoprire da dove arriva e come ha cambiato il suo significato nel tempo. Scopriamo insieme da dove arrivano, cosa significano davvero e perché è importante dirle addio.

Alternative positive: Non basta eliminare le parole dannose, è il momento di rimpiazzarle! Ogni classe lavorerà insieme per trovare espressioni creative, rispettose e inclusive che promuovano l’empatia e l’uguaglianza.

Creatività in azione: Non solo riflessioni, ma anche tanto spazio alla creatività! Racconta la tua missione con video, disegni, poster o presentazioni digitali. Ogni classe potrà inviare il proprio lavoro e partecipare a una gara di idee.

Il Grande Manifesto

Tutti i contributi raccolti, dalle parole eliminate alle motivazioni, verranno raccolti in una bacheca digitale chiamata “Le parole che non voglio”. Alla fine, sarà creato un manifesto da diffondere in tutte le scuole italiane, un simbolo di un impegno collettivo verso un linguaggio più consapevole e rispettoso.

Perché le Parole Contano?

Ogni parola ha il potere di costruire o distruggere. Imparare a scegliere quelle giuste significa fare la differenza. Con questo progetto, gli studenti non solo acquisiranno nuove competenze linguistiche, ma contribuiranno a rendere la scuola un luogo più inclusivo e rispettoso, dove il linguaggio diventa un ponte per tutti, e non un muro.

Risultati Attesi

  • Maggiore consapevolezza: Ogni studente diventa più consapevole dell’impatto che le parole hanno sul nostro mondo.
  • Competenze critiche e creative: Il progetto stimola la riflessione critica, ma anche la creatività nell’approccio al linguaggio.
  • Una scuola più unita: Grazie al lavoro di gruppo e alla condivisione, ogni classe contribuirà a creare un ambiente scolastico più coeso e rispettoso.

Ogni parola conta. La prossima parola che eliminerai potrebbe essere quella che cambierà il mondo. Partecipa anche tu a “Le parole che non voglio” e diventa protagonista di un progetto che, passo dopo passo, costruisce un futuro migliore per tutti.

Per ulteriori dettagli, invia il tuo contributo a bimedmail@gmail.com e preparati a far parte di una rivoluzione linguistica!

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