Inaugurata la mostra dell’artista angrese, nell’ambito del progetto “2030 – Il futuro nel guardo nelle nuove generazioni” promosso dalla Bimed con il patrocinio del Comune di Salerno, visitabile fino al 28 Dicembre 2021.
20 Dicembre 2021 – Un trionfo di forme, materie, colori che offrono soluzioni nuove alla pittura di matrice astratta. Si presenta così agli occhi dei visitatori la mostra personale di Gianni Rossi dal titolo “Le Geometrie dell’inconscio”, inaugurata questa mattina nella prestigiosa Sala Esposizioni di Palazzo Genovese a Salerno e visitabile fino al 28 Dicembre 2021, dalle ore 10 alle ore 17,30 nei giorni feriali.
Inserita all’interno del più ampio progetto istituzionale “2030 – Il futuro nel guardo nelle nuove generazioni”, promosso dalla Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Bimed) con il patrocinio del Comune di Salerno, l’esposizione di Gianni Rossi è una raccolta di opere realizzate osservando la realtà di “attorno” che, nella sua personale visione, diventa astratto, dominato da forme, materie, colori… Geomentria! Nuova, informale, che non trova sostanziali affinità con il geometrismo astratto dei decenni passati.
Proprio per questa sua visione, per questo suo modo di dipingere che si pone al di là dei solchi tracciati dagli antichi maestri, uscendo fuori dai canoni prestabiliti della storia dell’arte del Novecento, molte sono le definizioni coniate per l’arte di Gianni Rossi. Non c’è né ripresa, né pedissequa imitazione nelle composizioni pittoriche di questo artista angrese, ma qualcosa di fortemente innovativo che merita di essere ancora studiato e approfondito.
Vive nell’arte di Gianni Rossi una manipolazione di idee, di formule e di tecniche che stanno segnando la storia dell’arte dei nostri giorni, spostando in avanti l’identità di una corrente ormai da analizzare non più nelle tematiche generali del pensiero fondatore, ma nelle specifiche e poliedriche individualità dei suoi adepti.
Tavola sinottica del critico d’arte Giorgio Agnisola
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Mosaico (2019) |
Mosaico (2019, particolare) |
Segnali Contemporanei (2019) |
Demarcazione del tempo (2016) |