A noi piace raccontare le storie, quelle vere, le storie che tramandano accadimenti, visioni, coraggio…
Non amiamo i videogiochi perché spesso vince la sopraffazione, prevale la violenza e il cinismo…
Passa, spesso, nei videogiochi, un modello che a nostro umile parere poco ha a che vedere con quell’idea di cittadinanza che gli uomini e le donne di scuola provano a determinare tra i nostri ragazzi. E allora vi raccontiamo una storia che parte da Quarto tanto tempo fa e che ancora ci avvolge e ci emoziona…
È una storia d’amore. L’Amore per la Patria che si unisce da Nord a Sud e si riconosce nello spirito di sacrificio di quelle mille camicie rosse che diedero inizio alla battaglia per la libertà dal giogo straniero.
Che bellissima storia quella del Risorgimento, una storia che ha per protagonisti tanti ragazzi… in molti erano studenti poco avvezzi alle armi eppure, presi dall’impeto per la libertà, permisero al biondo Garibaldino, di conquistare quell’orizzonte in cui oggi tutti siamo accomunati. E prima di lui quante altre storie felici di uomini e di donne che, pur di fronte alla tragicità del loro epilogo, vivono tutt’ora una condizione di eroi… E gli eroi son tutti giovani e belli… PER SEMPRE!
Il Risorgimento rimanda al RISORGERE e noi, quando pensiamo alle MILLE classi della Staffetta, ai docenti della nostra comunità che tutti i giorni fanno sacrifici inusitati perché i nostri ragazzi, nonostante il triste momento che stiamo attraversando, continuino a sentire il fare scuola come la strada, l’unica strada che conduce fuori dal tunnel… sì, noi non lo neghiamo, avvertiamo una sorta di orgoglio corroborante per la quantità e la qualità del lavoro che insieme stiamo facendo.
Stiamo vivendo una storia di creatività e di libertà, che nello stesso tempo è una vera e propria pratica di conforto che permette di superare le debolezze e lo scoramento grazie alle parole che ci arricchiscono e proiettano verso il futuro.
Grazie, dunque, ai docenti, agli scrittori, ai tutor, alla cabina di regia, grazie a Voi tutti che, pur non rientrando tra gli indispensabili per il potere che dall’alto valuta con criteri poco credibili, restate i baluardi di un’azione che rimanda se non al Risorgimento certamente al Risorgere, al Rinascere e Vi rende quindi tutti EROI, GIOVANI E BELLI. E i nostri ragazzi, oggi, li possiamo immaginare come la Spigolatrice che dalla costa di Sapri rimase avvinta nel guardare gli occhi azzurri e i capelli d’oro del Capitano… So che IL CAPITANO per i nostri ragazzi è ognuno di Voi, e non va dimenticato, anzi ognuno di Noi deve tenerlo bene a mente. Noi tutti siamo il loro esempio, i modelli alternativi a un sistema imballato tra consumi e scoramenti perché, oggi più che mai, i ragazzi hanno bisogno davvero di noi, delle nostre parole di rinforzo, dei nostri sorrisi gioviali, delle nostre calde carezze come della nostra autorevole fermezza!
Sì, anche a noi diranno “Capitano mio Capitano” e, quando infine vivranno l’orgoglio che avvince chi scrive, chi sta offrendo all’immaginazione il piglio dell’alta visione, allora anche noi potremo dire di aver condiviso un altro pezzo di quella straordinaria storia scritta da quelle Camicie Rosse… perché nei loro sorrisi potranno Risorgere per accomunarsi alle Educatrici e agli Educatori che con la penna tra le mani si stanno prodigando per fare, dei loro giovani italiani, i futuri uomini e le future donne in grado di stare in Europa, forti e ricchi di quanto la scuola ha dato loro.
E questo… lo faremo tutti ora dopo ora, momento dopo momento, giorno dopo giorno, per amore, solo per amore.
Grazie agli uomini e alle donne della Staffetta, Noi tutti andiamo avanti!
Andrea Iovino
Maurizio Spaccazocchi